ATC informa

COVID 19 – NOTE STAMPA

La Spezia, 14 Gennaio 2022

A pochi giorni dalla ripresa delle attività scolastiche, il ripetente Rosson ci riprova e infilza nuovamente una serie di figuracce frutto della sua ignoranza (nel senso letterale del termine) in materia di trasporto pubblico locale e delle norme che lo regolano. Non sarebbe in realtà una grande manchevolezza ignorare la materia del trasporto e le sue regole se non si fosse consiglieri delegati al settore e contemporaneamente non si possedessero titoli accademici di natura giuridica. Speravamo che durante le vacanze di Natale si fosse messo a studiare e invece niente!!! Anche questa volta ci tocca spiegargli, gratuitamente, come funziona la macchina amministrativa che rappresenta e presiede. A novembre 2020 la Provincia della Spezia delega alla neo costituita agenzia le funzioni in materia di mobilità. A luglio 2021 la medesima agenzia firma con Atc Esercizio il nuovo contratto di servizio che, tra le altre, disciplina anche le modalità cui il soggetto gestore (ATC Esercizio) deve attenersi in caso di rimodulazione del servizio. Il 5 gennaio 2022 ATC Esercizio, coerentemente con il contratto citato, comunica all'agenzia della mobilità la necessità di ridurre la frequenza del servizio di alcune linee urbane nella fascia oraria c.d. morbida, ovvero pomeridiana, per mancanza di personale causa covid; il 10 gennaio 2022 l’agenzia per la mobilità autorizza la rimodulazione della frequenza degli orari come richiesto dalla scrivente.

Sintesi: e' falso che la decisione sia stata presa unilateralmente, poiché assunta in conformità del contratto di servizio e concordata con la competente agenzia della mobilità; è falso di conseguenza che dovessimo confrontarci con Rosson in quanto consigliere delegato; è falso che le frequenze siano raddoppiate ad eccezione della linea 12, le altre sono state allungate di 5 minuti, il tutto solo dalle 14.30 in poi. E' vero che il consigliere Rosson non conosce il settore che presiede; è vero che non ha letto il nuovo contratto di servizio; è vero che continua a fare polemica sterile senza avanzare proposte e fornire un contributo serio. Accosta in maniera becera il taglio delle corse dovuto ad un problema sanitario, grave, che sta coinvolgendo tutti i settori in tutta Italia, all'aumento del numero dei consiglieri di amministrazione di ATC. Lui sa bene che ciò è avvenuto senza costi aggiuntivi per la Società e per allargare la rappresentanza dei Comuni soci a seguito dell'affidamento in house. Se poi conoscesse anche due banali nozioni di diritto civile in materia societaria saprebbe che le nomine le fanno gli azionisti e non il CdA di ATC.

Saprebbe poi che la Provincia, con l'affidamento in house, tramite l'Assemblea dei Sindaci deve adempiere la funzione del c.d. "controllo analogo ". Ciò anche sulle nomine del CdA, dunque il Consigliere Delegato Rosson, se avesse partecipato alle riunioni cui è stato invitato, avrebbe potuto esprimere la propria opinione in merito.

Dopo i ripetuti, inopportuni e privi di fondamento giuridico e politico, interventi del consigliere Rosson, giungiamo alla conclusione che o sia un incompetente totale e come tale dovrebbe prenderne atto e trarne le dovute conclusioni o, forse ancor più grave soprattutto nella situazione pandemica attuale, sia un fine mistificatore. In quest'ultimo caso non permetteremo che per i suoi fini personali egli possa continuare a gettare discredito sulla Società il cui buon nome e operato verrà tutelato in tutte le sedi opportune.

La Spezia, 09.01.2022

Si ricorda che, in ottemperanza al D.L. del 30 Dicembre scorso, dal prossimo 10 Gennaio, per chi ha più di 12 anni, sarà obbligatorio di SUPER GREEN PASS (vale a dire da vaccino o guarigione) per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale. L'unica eccezione riguarda i ragazzi che hanno più di 12 anni e che utilizzano il "trasporto scolastico dedicato", vale a dire gli scuolabus: per questa categoria, sino al 10 Febbraio, continua a non essere obbligatorio il green pass. (Ordinanza Ministero della Salute del 9 Gennaio 2022).

Alcune informazioni in merito:

 Le Forze dell'Ordine effettueranno controlli sul possesso del Green Pass e comminare le relative sanzioni.

 Il Personale ATC addetto alla verifica dei titoli di viaggio potrà chiedere il Green Pass e dovrà far scendere l'utente che ne è stato trovato sprovvisto.

 ATC comunica alla propria utenza che il nuovo Decreto Legge del 23 Dicembre scorso ha stabilito l'obbligo dell'utilizzo di mascherine FFP2 anche a bordo degli autobus. L'obbligo è previsto sino alla fine dello stato di emergenza, attualmente fissato al 31 Marzo 2022. Si ricorda che le mascherine FFP2 possono essere monouso o riutilizzabili.

 Desidera inoltre informare che già a partire dallo scorso Novembre l'Azienda ha disposto l'obbligo di utilizzo di mascherine FFP2 certificate CE 0598 per tutto il Personale, anticipando quanto previsto dal Decreto Legge di cui sopra. Una forma di tutela ulteriore per lavoratori e passeggeri, che si va ad aggiungere alle misure di sanificazione adottate.

 Al fine di fornire una corretta informazione all'utenza, anche alla luce di recenti dichiarazioni potenzialmente fuorvianti effettuate da autorità competenti nel settore del TPL, ATC vuole precisare che, così come ribadito dal Decreto Legge del 6 Dicembre scorso, i controlli relativi a tutti gli obblighi previsti dall'emergenza COVID - 19 possono essere effettuati solo dalle forze di polizia. Gli autisti ed i controllori delle Aziende di trasporto pubblico non possono, quindi, svolgere azioni di vigilanza in tal senso, né tanto meno comminare sanzioni.

La Spezia, 24.12.2021

All’avvocato Rosson non manca certo lo “sprezzo del ridicolo”. Non pago delle precedenti topiche rilancia con alcuni post sui social dove pare un marziano caduto sulla terra e salito per la prima volta su un bus. A scanso di equivoci Rosson da ormai tre anni è la massima autorità in ambito TPL essendone il consigliere provinciale delegato.
Ne gestisce i fondi e ne stabilisce collegamenti e frequenze, spetta a lui definire e modificare il piano operativo del trasporto!
All’azienda spetta l’esecuzione del servizio come dice la ragione sociale: ATC Esercizio.
Ripercorriamo per sommi capi, cronologicamente, l’assurda querelle che ci vede nostro malgrado coinvolti.
Rosson convoca per un’audizione, sulla nomina di un consigliere di amministrazione, l’Amministratore Delegato di ATC che risponde per lettera.
Poi Rosson (stizzito?) pubblica a distanza di pochi giorni una foto di un bus a suo dire stracolmo ma in realtà molto al di sotto del limite consentito.
A fronte della ineccepibili risposte ricevute Rosson replica accusando l’azienda di non prevenire ma di nascondersi dietro le norme e creare situazioni di rischio come Fincantieri.
Invita infine l’azienda ad aumentare mezzi, autisti e controllori.
Proviamo a chiarire punto per punto.
Sulla convocazione per la nomina del consigliere, dai titoli a suo dire insufficienti, Rosson si espone all’ennesima pessima figura.
L’azienda ha risposto come tale convocazione fosse del tutto inutile avendo ormai la Provincia deliberato in merito, approvando, in un Consiglio Provinciale in cui il primo invitato era proprio il Consigliere Delegato al TPL. Per Rosson quale occasione più doverosa ed opportuna per evidenziare eventuali dubbi, partecipando di persona o almeno inviando una memoria? Com’è andata? Rosson? Assente. Memoria? Mai pervenuta. Riesumare ed utilizzare a posteriori quella nomina, per fini politici, evidenzia quanto strumentale sia il suo agire.
Nel merito dell’affollamento dei mezzi gli si è già spiegato, invano, che i Decreti Governativi, fissando le capacità di carico dei mezzi, sanciscono il “diritto” per i cittadini muniti di biglietto di utilizzare il servizio, i bus, nel rispetto di quei limiti. Atc nel rispetto delle norme vigenti non può limitare arbitrariamente l’accesso ad un Servizio Pubblico. Il consigliere Rosson tratta argomenti che, con la delega che ha, incredibilmente ignora.
Su Fincantieri poi incespica rovinosamente.
ATC deve sopperire per legge, con corse aggiuntive, ad episodici eccessi di domanda, dell’eccesso strutturale deve invece occuparsene l’ente regolatore adeguando il TPL. L’incremento delle maestranze di Fincantieri da oltre due anni ha creato nuova utenza stabile. Chi doveva pertanto intervenire? Ovvio, chi ne ha la delega. Rosson? Assente. ATC in questi due anni ha dovuto sopperire ai suoi mancati interventi accollandosi in silenzio i costi, in termini di risorse umane, economiche e finanziarie. Certo a volerla dire tutta, Rosson era già delegato, quando Prefettura, ATC, Provincia e Fincantieri stessa hanno avuto decine di incontri per gestire il trasporto delle maestranze del Muggiano. Rosson? Assente. Durante la pandemia, i medesimi attori, ancora perfettamente coordinati dalla Prefettura, hanno trattato e gestito la problematica. Rosson? Assente.
Non perderemo un minuto a spiegargli tutto ciò che facciamo e abbiamo fatto tra cui l’acquisto di tre bus di 18 metri. È agli atti e lo studi una volta tanto e capisca che lui nel suo ruolo deve trovare soluzioni e risorse ad un problema annoso che ATC ha gestito, per senso del dovere, sopportandone a causa sua gli oneri. Troppo facile andare sui giornali e gridare allo scandalo di cui lui è l’unico responsabile. Rosson non è un consigliere di opposizione, ha una delega e ha il dovere di esercitarla, se ne è capace.
È lui, non ATC, che se necessario deve trovare i fondi per finanziare le modifiche al piano dei trasporti.
Per finire un consiglio disinteressato, per coerenza prima di esaminare l’altrui adeguatezza valuti la capacità e la dedizione impiegate, da sé medesimo, nel ruolo di Consigliere Delegato al TPL. Si chieda dov’era in questi ultimi tre anni. Enumeri le attività inerenti al TPL intraprese. Conteggi quanti fondi ha recuperato, non quelli millantati a mezzo stampa. Analizzi la concretezza dei suoi indirizzi operativi, se mai esistiti. Insomma lo invitiamo a fare una analisi seria che, da facili profeti, possiamo anticipargli lo porterà a darsi una risposta che è la cifra della sua azione. Rosson? Assente.
A lui, ma non solo a lui, la riflessione se a questo punto non sia inevitabile prendere atto dei suoi fallimenti e trarne le doverose conseguenze.
P.S. Sull’offerta di un corso accelerato di recupero sul TPL riteniamo di non perdere ulteriore tempo. Il forte rischio è quello di mandare in aula gli insegnanti inutilmente.
Rosson? Probabilmente assente.

La Spezia, 17.12.2021

In merito all’articolo di stampa dell’Avvocato Rosson, Consigliere Provinciale con delega al trasporto pubblico, relativo al sovraffollamento di un bus da lui utilizzato, ci preme chiarire quanto segue. Il Consigliere Delegato pubblica la fotografia di un bus a suo dire stracolmo di utenti e si chiede se ATC faccia rispettare le norme in merito alla prevenzione covid19. In primis, se l’occhio non inganna, contando le persone fotografate si può constatare che esse non raggiungono le 30 unità e, ovviamente, nello spazio, limitato e residuo, fuori campo visivo, non ve non possano essere oltre le 50. L’autobus utilizzato da Rosson aveva a bordo dunque meno di 80 persone. L’Avvocato Rosson evidentemente non conosce la normativa che disciplina il trasporto pubblico locale in tema di distanziamento e prevenzione Covid. E’ talmente semplice che con poche righe gliela spieghiamo. I decreti, ad oggi in vigore, prevedono che i mezzi da trasporto pubblico possano essere utilizzati fino all’ottanta per cento di quanto previsto in sede di omologa; relativamente ad un bus di dodici metri (quello della fotografia) stante che la capienza massima è di 100 persone, va da se che il rispetto della normativa covid consente un carico massimo di 80 utenti contemporaneamente. Ad abundantiam gli chiariamo anche che la legge non delega al conducente dei mezzi pubblici il potere di intervento diretto sugli utenti a bordo può, in situazioni di estrema emergenza per sovraffollamento o non utilizzo dei dispositivi di protezione, fermare il bus e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. I conducenti ATC, esperti professionisti, sanno che una tale prassi, per tutto ciò che comporta, va utilizzata solo come extrema ratio. Stante tutto quanto sopra esposto, il Consigliere Delegato consentirà a noi alcune considerazioni sulle sue dichiarazioni che, riteniamo, siano degne del teatro dell’assurdo. Colui il quale presiede il TPL in Provincia (Rosson!) fa una interpellanza (a se stesso!) per sapere cose che dovrebbe sapere (sic!) e che se non sa (grave!) con una telefonata diretta potrebbe sapere. Pubblica poi un articolo sulla stampa locale dimostrando di non conoscere la materia specifica e soprattutto che la Provincia è l’Ente che ha competenza per definire il programma di servizio di trasporto pubblico ritenuto più opportuno per le varie località, modulandolo in funzione degli orari di maggiore o minore afflusso. Ci sorprendiamo ma non dovremmo farlo perché in effetti, nei diversi, ormai molti anni, da cui gli è stata affidata la delega, mai ha voluto confrontarsi con l’Azienda, mai un suggerimento, uno spunto di riflessione, un incontro finalizzato a gestire al meglio il servizio. Neppure in tempo di pandemia. Una volta, anche a mezzo stampa, si impegnò a far erogare dalla Provincia un contributo di 200.000€ per potenziare ulteriormente i controlli a bordo dei mezzi pubblici; a distanza di quasi due anni non è stato stanziato un centesimo. Il Consigliere Rosson ci permetterà dunque di suggerirgli una maggior accortezza nelle sue uscite sui media. L’utenza, mai come in questo periodo, ha bisogno di informazioni corrette e di essere rassicurata, soprattutto da chi svolge ruoli istituzionali. Le “non notizie” gridate danneggiano i cittadini, l’Azienda e i lavoratori. Ciò detto, come atto di distensione, apprezzerà l’offerta di un corso accelerato in materia di TPL. Per gli orari a lui la scelta più comoda.